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domenica 22 maggio 2022

Cucina di Sardegna - Pizzette di Cagliari

cucinaconemidio.blogspot.com

Se ti piace mangiare salato e tutti quegli stuzzichini che provocano appetito anche se non hai fame, eccoci pronti per presentare a tutti gli amici di cucinaconemidio, una ricetta semplice proveniente dalla cucina di Sardegna; le "Pizzette di Cagliari". Nata casualmente in una panetteria/pasticceria sarda, sembrerebbe intorno agli anni '50, o subito dopo la seconda guerra mondiale, è entrata a far parte della lista PAT (Produzioni Agroalimentari Tradizionali) riscuotendo successo in tutta la Sardegna e non solo. Oggi le sue varianti sono numerose ma in esse ricorre sempre inventiva e gusto. Per questa ricetta amo servirmi dei pomodori Casar, pelati o in polpa, prodotti della terra sarda.

          INGREDIENTI PER 12/15 PIZZETTE:

  • 1 barattolo di pomodori Casar
  • 2 pasta sfoglia rettangolare  
  • cucinaconemidio2 cucchiai farina di semola  
  • 12/15 filetti di acciuga  
  • 12/15 capperi  
  • 1 tuorlo d'uovo  
  • 2 cucchiai di acqua  
  • 1/2 cucchiaino di origano  
  • sale fino  
cucinaconemidio

Ottenuti gli ingredienti, schiaccia finemente i pomodori Casar, mettili in un contenitore e versa dentro 1/2 cucchiaino di origano e un pizzico di sale fino. Mescola e tieni da parte.

cucinaconemidio
Stendi la pasta con un bicchiere o coppapasta, misura quanti cerchi puoi ottenere, spargi poca semola sulla sfoglia e con il bicchiere pressa creando le basi per le pizzette.

cucinaconemidio

Fatti tutti i cerchi per le pizzette di Cagliari (circa 12/15), stendi nel fondo della teglia la carta da forno, spargi di semola (poca) e adagiali uno vicino all'altro.

cucinaconemidio
Con un cucchiaino metti il pomodoro sui dischetti, l'acciuga arrotolata e sopra di esse un cappero dissalato. Sbatti il tuorlo con 2 cucchiai d'acqua e pennella i bordi della pasta.


cucinaconemidio

Adagia i cerchi della seconda sfoglia e pressa per far aderire. Con un bicchierino più piccolo pressa il centro e pennella con l'uovo.

cucinaconemidio
Preparate le pizzette e quando il forno arriva a 200/210°, inserisci al centro e lascia cuocere per circa 20 minuti o attendi quando vedrai le pizzette di Cagliari leggermente dorate.
Cucina di Sardegna - Pizzette di Cagliari
video Youtube di cucinaconemidio

domenica 15 novembre 2020

Olive condite alla mediterranea - video YouTube cucinaconemidio

Olive condite alla mediterranea - cucinaconemidio - YouTube -

Olive, una parola magica per chi ama cibarsi di questo appetitoso elemento, creato da madre natura per accompagnare qualsiasi piatto da gustare in solitudine o in compagnia. Numerosi sono i nomi con la quale le specie sono elencate, dalla Taggiasca, alla Pisciottana, dal Rotondetto alla Rossina, la Bianchera, Rosciola, Bosana, Biancolilla, Cerasuola, Pendolino, Leccino, Cipressino, Bosana e tante altre qualità che sanno esaltare a tavola e con qualsiasi abbinamento tutto il loro sapore. Ma come preparare queste prelibatezze ce lo raccontano a modo loro le Regioni italiane. Fra queste vi indico la mia ricetta personale, miscelata fra le tradizioni di Sardegna, contaminate da altre italiane a cui ho dato nome "Olive condite alla mediterranea".

                         Ingredienti:    

  • 5 kg di olive verdi  
  • 2 litri di acqua  
  • ingredienti dell'antipasto di "Olive condite alla mediterranea" di cucinaconemidio
    90 % di sale per litro  
  • 1 litro di aceto bianco  
  • 10 peperoni gialli e rossi  
  • 5 peperoni medi, piccanti  
  • 1 cucchiaino di origano  
  • 1 cucchiaino di semi di anice
  • 4/5 spicchi di aglio  
  • prezzemolo fresco  
  • rametti di rosmarino  
  • peperoncino e pepe 
La semplicità di questo antipasto di "Olive condite alla mediterranea", che accompagnerà qualsiasi vostra pietanza, dal principio alla fine, fa si che sarà sempre padrone della tavola, pronto e gradito da tutti gli ospiti che vi siederanno. Guarda bene la video ricetta pubblicata da cucinaconemidio su YouTube e seguila passo passo per prepararla ogni anno nel periodo della raccolta.


Buon appetito da cucinaconemidio

venerdì 24 agosto 2018

ZUPPA DI PANE RAFFERMO CON SUGO DI POMODORO E PARMIGIANO

Ricette a base di pane (cucinaconemidio)

La Zuppa di pane presentata in questo capitolo dedicato alla cucina, è un piatto tradizionale della Sardegna e risalirebbe al tempo intercorso tra fine novecento e i primi anni del ventesimo secolo. Altre Regioni italiane hanno elaborato in diversi modi questa ricetta facendola diventare un alimento principale e ogni volta che veniva presentata sulla tavola, era festa per tutta la famiglia. Per molti può essere strano il considerare questo alimento così povero, seppur essenziale, un primo piatto da ‘gran gourmet’, eppure i nostri antenati, in periodo di guerra, con una semplicissima zuppa di pane sono riusciti a sostenere e alimentare numerose famiglia.

    Ingredienti per Zuppa di Pane

  • cucinaconemidio
    Sugo di pomodori della Sardegna; 
  • Pane raffermo;
  • Croste di formaggio Parmigiano o Grana;
  • Extra vergine di oliva;
  • Spezia 'La saporita';
  • Sale q.b.


  • cucinaconemidio
    Per condire questo piatto prepara un sugo con pomodori pelati sardi: soffriggi in due cucchiai di olio extra vergine uno spicchio d’aglio e 1/2 cipolla. Appena ‘imbionditi’ aggiungi due barattoli di pomodori pelati della Sardegna, un pizzico di sale e 1/4 di cucchiaino di, ‘La saporita’, una miscela di spezie varie (foto), che puoi sostituire con un po' di cannella e noce moscata. Fai evaporare e metti qualche foglia di basilico.

    cucinaconemidio
    Fai a pezzi il pane raffermo e metti a bollire per 3 minuti in acqua e sale. In una pirofila versa del sugo e cospargi con abbondante formaggio recuperato da scorze avanzate di Parmigiano o di Grana Padano. Sistema il pane cotto e scolato nella pirofila e con un cucchiaio versa il sugo restante. Imbianca tutto con il formaggio grattugiato fino a coprire (foto), poi inforna per circa 20/30 minuti facendo gratinare la pietanza.

    cucinaconemidio

    Il risultato della cottura di questo tradizionale piatto sardo a base di pane raffermo, potrai vederlo rispettando i tempi indicati e/o guardando il suo ‘aspetto’.



    pane raffermo cotto
    Servi la zuppa di pane ben calda aggiungendovi sopra un filo di extra vergine di oliva.

    sabato 16 dicembre 2017

    Coratella di agnellino del Santo Natale




    Un piatto tradizionale conosciuto in tutta Italia, solitamente cucinato in occasione delle grandi festività, sopratutto a Pasqua e per la Vigilia del Santo Natale. La seguente ricetta vuole presentare come è preparata in Sardegna la coratella di agnello in umido, meglio conosciuta con il nome di 'Frixiura de angioneddu'. Il piatto è parte della tradizionale cucina dei pastori sardi e veniva servito senza buttare via quasi niente dell'animale macellato. 

    'Coratella di agnellino del Santo Natale'

                           Ingredienti:                                   
    • Una coratella di agnellino;
    • 1/2 cipolla rossa;
    • 1 spicchio d'aglio;
    • 15 olive verdi denocciolate;
    • 1 pomodoro secco;
    • 2 foglie di alloro;
    • 2 bicchierini di aceto bianco;
    • 2 cucchiai di extra vergine;
    • 2 foglie di basilico;
    • rosmarino e sale fino.
    Prendi la coratella di agnellino e separa, cuore, polmone, fegato, reni, milza e la parte di trachea che vi è collegata. Risciacqua in acqua corrente e metti in un piatto per farli asciugare. Lava bene il polmone ma sopratutto la trachea (il tubo di jcartilagine zigrinata), che può contenere residui di cibo dell'agnellino).

    Metti un cucchiaio di evo in padella e a freddo inserisci il polmone che avrai fatto a pezzi piccoli (foto) e le foglie di alloro. Accendi il fuoco, mescola e soffriggi a fiamma moderata per fargli perdere l'acqua e i succhi che produrrà in cottura.

    Mentre il polmone, primo ingrediente per la 'Coratella di agnellino del Santo Natale' cuoce, sentirai un odore, a molti sgradevole, che passerà friggendo. I tempi di cottura sono indicati dalla perdita di questo odore e l'assenza di 'schiuma'. 


    Appena il polmone è quasi pronto aggiungi il secondo cucchiaio di evo, i pezzi di milza, cuore, trachea e soffriggi
    amalgamando il tutto con la cipolla, le olive, l'aglio, il pomodoro secco e il rosmarino.

    Quando la 'coratella di agnellino del Santo Natale' avrà un bel colore bruno, spargi un po' di sale e mescola versando il primo bicchierino di aceto bianco. Appena evaporato inserisci il fegato e fai friggere con foglie di basilico fresco.
    Se il composto necessita di ulteriore cottura puoi aggiungergli 1/2 bicchiere di acqua calda e posare il coperchio. Prima di far evaporare il  sughetto prodotto e poco prima di spegnere, versa il secondo bicchierino di aceto, cuoci altri cinque minuti e finalmente potrai servire la 'coratella di agnellino del Santo Natale.
    Ecco servita e a poco prezzo, una delle pietanze più rinomate della Sardegna. Una ricetta in cui si uniscono, tradizione, cultura e alimentazione, insieme alla passione per la cucina.
    Buon appetito e Buone festività da
    Cucinaconemidio

    giovedì 26 gennaio 2017

    Pennette con bottarga di muggine e pomodorini



    La bottarga non è altro che l'ovario del pesce messo nel sale, poi essiccato con procedure tradizionali. Ci sono tanti modi per ottenere dei piatti veramente speciali con la bottarga di muggine. Questo prodotto del mare mediterraneo è ottimo per antipasti e primi nelle loro più esaltanti preparazioni. Quello che oggi vi presento è un piatto caratteristico della Sardegna e occorre di appena 15 minuti per prepararlo (compresa cottura pasta).



    Ingredienti per 4:         

    • 380 gr pennette rigate
    • 10 pomodorini pachino
    • bottarga grattugiata 
    • 2 spicchi d'aglio
    • prezzemolo
    • extra vergine di oliva
    • pepe nero
    • 4 foglie di basilico






    Metti a bollire acqua con sale.
    Fai soffriggere in 4 cucchiai di extra vergine di oliva i due spicchi d'aglio, privati del germoglio e divisi in 4. Lava e taglia i pomodori pachino in pezzi piccoli e quando l'aglio sta prendendo colore versali dentro.





    Intanto che metti a bollire le pennette e i pomodori sono quasi pronti, versaci dentro un cucchiaio di bottarga di muggine grattugiata e amalgama. Appena la pasta è al dente, scola lasciando un bicchiere d'acqua di cottura nella padella. Salta con energia o gira con un cucchiaio per non perdere (attaccandola al mestolo) la bottarga di muggine che hai già versato.
    Subito dopo aggiungi il prezzemolo tritato, le foglioline di basilico, un pizzico di pepe nero e mescoli leggermente, spolverando con un'altro cucchiaio di bottarga di muggine. Servi in piatti ben caldi e a piacere dei tuoi ospiti puoi aggiungervi ancora bottarga. Un piatto adatto per chi ama i sapori delicati ma consistenti. 


    Chi vuole dia uno sguardo alla mia pagina Facebook 'Tecnologia, Scienza, Medicina e Astronomia'

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    Buon appetito
    by emi

    domenica 22 maggio 2016

    Primo Piatto, Fusilli San Vito Fresco Capriccio 'by emi'



    Eccoci con un nuovo primo di pasta che ho creato un paio di giorni fa in occasione di un incontro tra amici. Seduti davanti a questo meraviglioso e succulento piatto di fusilli con ingredienti freschi e appetitosi non abbiamo potuto fare a meno di leccarci le dita facendo in ultimo, pure la famosa 'scarpetta' sul piatto. Provatela e lasciate un vostro spassionato commento.... Porzione per 4 persone



          Ingredienti: 

    • Una salsiccia sarda aromatizzata non stagionata
    • 300 gr di fusilli
    • 20 pomodorini pachino
    • 1 pomodoro secco
    • 1 gambo di sedano bianco
    • 1 spicchio d'aglio
    • 30 olive taggiasche in acqua
    • un mazzetto di prezzemolo
    • Evo, peperoncino e sale fino
    • formaggio grana grattugiato 




    Prendi una padella ampia e alta e mettici dentro 2 cucchiai di extra vergine di oliva, pulisci e taglia l'aglio in due parti, affetta sottile il gambo di sedano e fai a pezzettini piccoli la salsiccia. Fai soffriggere nell'olio i pezzi d'aglio insieme al peperoncino per 5 minuti, quindi versa dentro tutto quello che hai appena preparato. Fai cuocere ancora 5 minuti a fuoco lento e aggiungi le olive taggiasche leggermente lavate.







    'Intanto metti l'acqua a bollire con una manciata di sale.' Quando vedrai la salsiccia diventare leggermente bianca (attenzione a non farla cuocere troppo), metti dentro i pomodorini pachino che avrai precedentemente lavato e tagliato in 2 o 4 parti a secondo della loro grandezza. 





    Fai un pizzico di sale e lascia cuocere senza coperchio. Gira spesso servendoti di un cucchiaio di legno finché vedrai i pomodori sciogliersi e amalgamarsi con il resto degli ingredienti. 



    Appena l'acqua inizia a bollire metti la pasta (consiglio i fusilli perché 'raccolgono' gli ingredienti), e quando sarà cotta al dente, scolala ricordandoti di lasciare un bicchiere abbondante della sua acqua. Questo ti servirà per amalgamare la pasta con gli ingredienti lasciandola umida al punto giusto. Saltala per qualche minuto poi prendi una manciata di prezzemolo tritato e versalo sopra. 
    Consiglio in questo momento di non mettere il formaggio, ma se proprio necessita, di spolverarne appena un cucchiaino quando la pasta sarà servita nei piatti. Su ogni porzione di fusilli aggiungi sopra una bella spolverata di prezzemolo fresco.

    Chi vede la ricetta può ringraziare dando il suo voto google+ e aprendo i miei articoli cliccando su questa riga: ciò sarà per me il Vostro ringraziamento per il lavoro fatto.



    giovedì 14 gennaio 2016

    Malloreddus Sarrabus by emi



    Un piatto tradizionale della Sardegna visto e rivisto dalla mia esperienza di tanti anni di cucina single... Un piatto caldo e speciale, per amici o per una compagnia ideale con cui gustare il sapore di una pietanza Sarda.


              Ingredienti:

    • 350 gr di gnocchetti sardi
    • 300 gr di salsiccia sarda
    • 400 gr di pelati sardi
    • 1/4 di cipolla 
    • 2 cucchiai di evo
    • 1 melanzana media
    • 4 semi di anice
    • 1/2 foglia di alloro
    • 1 spicchio d'aglio
    • sale fino e pepe nero
    • prezzemolo e noce moscata
    • pecorino gratuggiato








    Taglia la melanzana a cubetti e mettili in una padella senza olio e fai cuocere a fuoco medio.









    Gira le melanzane con una paletta di legno per non farlo attaccare ma stai attento a non renderle una poltiglia informe, dovranno restare dei cubetti intatti. Fai un po di sale e mettili in un piatto a riposare






    Taglia la salsiccia a pezzi da 5 cm, affetta la cipolla, lo spicchio d'aglio e metti a cuocere in una padella alta con i due cucchiai di olio extra vergine e la 1/2 foglia d'alloro. Fai soffriggere a fuoco medio per qualche minuto.









    Dopo qualche minuto di cottura aggiungi il pomodoro, possibilmente sardo, e fai cuocere per 15 minuti circa.









    Passato questo tempo fai un pizzico di sale, metti dentro i semi di finocchio, una grattata di noce moscata e una spolverata di pepe nero.




    Lascia cuocere ancora per 20 minuti il sugo a fuoco lento, intanto metti l'acqua salata a bollire e mettici dentro i malloreddus. Segui i tempi di cottura indicati nella confezione (ogni marca di gnocchetti sardi hanno differenze). Appena pronti e leggermente al dente, scolali  falli saltare nella padella con il sugo, lasciandogli un po della sua acqua di cottura affinché la pasta non si asciughi troppo. Gira e amalgama bene il sugo ai gnocchetti mettendo dentro una spolverata leggera di prezzemolo trito e di pecorino grattugiato.
    Servi come sempre in piatti ben scaldati e quando avrai impiattato aggiungi ancora una spolverata di formaggio pecorino e una di prezzemolo crudo tritato.

     Chi vede la ricetta può ringraziare dando il suo voto su google+ e aprendo i miei articoli cliccando qui sotto: sarà per me il Vostro ringraziamento. 



    martedì 22 dicembre 2015

    Quaglie del cacciatore sardo 'by emi'



    Sfizioso e veloce secondo piatto per chi ama il sapore leggermente selvatico, sgranocchiando e pulendo dalla polpa gli ossicini delle quagliette, insaporite dall'intingolo che vi farò vedere e che gusterete leccandovi le dita.

                 Ingredienti:
    • 4 quaglie
    • 2 pomodori
    • 1 cipolla
    • 1/2 foglia di alloro
    • 20 olive verdi denocciolate 
    • 3 cucchiai di evo
    • vino bianco secco a piacere
    • sale fine
    • pepe nero



    Controlla le quaglie e togli i residui di piumaggio che di solito hanno poi le passi leggermente sulla fiamma del fornello per bruciare i residui dei filamenti. Tagliale a metà e mettile in padella con l'olio quasi caldo per farle soffriggere.



    Falle cuocere per qualche minuto, metti il sale e la 1/2 fogliolina di alloro, girale più volte facendole dorare, poi metti il vino bianco e alza la fiamma per far evaporare l'alcol. Aggiungi la cipolla e le olive e prosegui nella cottura con il coperchio per almeno 10 minuti. Passato il tempo versa i pomodori tagliati a fili e n po di pepe nero. Chiudi e lascia cuocere ancora per 15 minuti.
    Servi in un bel piatto scaldato  precedentemente e sopra le quaglie adagia (se ne hai la possibilità) dei rametti di mirto che gli daranno quel tocco in più di mediterraneità, La pietanza è buonissima anche senza, non ti resta che provarla.